“Me ne vado, lascio il Catanzaro. Non ho più spirito, non ho più entusiasmo, non ho più passione. Ho buttato venti milioni in questi quattro anni, adesso basta. Abbiamo toccato il fondo con i fischi e le polemiche e non intendo andare avanti. Mi sento vuoto e voglio lasciare spazio a chi è più bravo di me. Si faccia avanti qualunque imprenditore e cederò la società a costo zero con tutti gli stipendi pagati fino all’ultimo giorno di mia presidenza. Mi riprendo la fideiussione e vado via. Se non dovesse arrivare una offerta subito – dice il numero uno giallorosso a catanzaroinforma.it con una voce dimessa e sofferente – a giugno andrò dal sindaco per dargli l’Uesse. Io ho finito la mia epoca. Garantirò un campionato dignitoso per lasciare la squadra senza debiti e in Lega Pro, ma vado via. Lo scorso anno ho speso 5,5 milioni, quest’anno ne spenderò un paio in meno. Sono solo ed è chiaro che c’è un’ombra oscura contro di me: qualcuno che conta in questa città non mi vuole. La gente non ha apprezzato il mio sacrificio e la mia passione per una squadra ed una città non mia. Sono venuto a Catanzaro carico di entusiasmo e me ne sono innamorato subito, ma adesso sono stufo. Basta, è deciso. Io me ne vado perchè questa città è manovrata da gente che non vuole il bene del Catanzaro. Me ne vado. Subito o a giugno, attendo solo che qualche imprenditore catanzarese sia disposto a rilevare la squadra a costo zero. Non ho altro da aggiungere".