Benevento: obiettivo Serie B

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Determinato, trasparente e sicuro, Alessandro Carli aveva sottolineato con estrema chiarezza il suo punto di vista nella conferenza stampa di fine calciomercato, lasciando trasparire subito dopo una straordinaria unità d’intenti da parte di tutte le componenti del club. “Il presidente, io, il mister e i ragazzi daremo l’anima per ricreare una squadra che abbia un orgoglio e un’identità forte”. Elementi determinanti in un campionato complesso e logorante come quello della terza serie nazionale.

Tanto difficile quanto imprevedibile, la Serie C ha dimostrato infatti la sua proverbiale imponderabilità con l’inattesa promozione del Lecco nell’ultima stagione. A conferma di quanto i verdetti superino le aspettative iniziali. E lanciarsi in una previsione sull'esito dei tre gironi, sulle promozioni dirette o tramite playoff, è sempre un’operazione da fare in maniera ponderata, sfruttando magari i diversi bonus senza deposito scommesse disponibili in questa lista o in altre presenti sul web, proposte dai portali di betting agli appassionati di calcio. E tra le possibili protagoniste della stagione in corso che ambisce al salto di categorie c'è di sicuro il Benevento.          

Costruito con ponderazione, il collettivo giallorosso allestito da Carli è in prima fascia tra le squadre che puntano alla promozione. Grande equilibrio in tutti i reparti, con atleti di spessore e promesse che non dovrebbero tradire le aspettative (vedi Alfieri, Viscardi ma soprattutto Talia, il centrocampista tra i più utilizzati).  “Tutti quelli che sono arrivati sono strafelici che siano arrivati”, ha dichiarato il Direttore tecnico nella conferenza stampa di fine calciomercato, sottolineando la soddisfazione personale per le operazioni in entrata concluse in tarda estate. Ugualmente soddisfatto per il mercato in uscita, dopo aver smaltito con qualche difficoltà tutti gli elementi per i quali era “Palese la non voglia di rimanere”. Fra tutti, Moncini e Acampora, di cui il club ne detiene comunque la proprietà. Differente invece la questione Letizia, salito alla Feralpi per ritrovare la “possibilità di riaccendersi” per stessa ammissione del direttore tecnico.

Sul piano statistico, il collettivo allestito dall’ex DS di Parma, Cagliari ed Empoli, resta il più numeroso del girone C di Lega Pro: 33 atleti in rosa dal valore complessivo di 10,64 milioni. Primo in assoluto fra le 20 formazioni che proveranno a contendersi la promozione diretta. Età media: 25,5 anni, quinta squadra meno giovane dopo Casertana (28,1), Avellino (27,4), Catania (26,1) e Picerno (26). Rimasto a Benevento con grande professionalità, Riccardo Improta resta il giocatore di maggior valore (1 milione). A seguire Kubica (900mila), Paleari (700mila), Karić (600mila), Pinato, Berra, Tello e Capellini (500mila) - (dati Transfermarkt).

Ma quello che conta, indipendentemente dai numeri e dal valore di mercato, sono le motivazioni e il carattere degli atleti a disposizione di Andreoletti. L’obiettivo Serie B del collettivo giallorosso passa per il talento dei nuovi innesti e per lo spessore dei giocatori rimasti a Benevento, per scelta personale o per motivazioni contingenti. Paleari, a secco di proposte valide dalla B che non avrebbero escluso la sua partenza, per stessa ammissione di Carli, resta con la consapevolezza di essere uno dei migliori del torneo. Pastina (due gol nelle prime sette di C) è tra i più promettenti su cui il club ha deciso di puntare. Karić , dopo un impasse iniziale che lo aveva parzialmente alienato dal gruppo per voci di mercato in uscita, ha confermato di poter contribuire alla rinascita della strega (un gol nelle prime sei). Improta ha scelto con umiltà e trasparenza di sposare il progetto dopo aver partecipato all’ultima retrocessione. Tello, giocoforza ancora nel Sannio, dovrà dimostrare più a se stesso, oltre che al club, di essere quel calciatore che alcune squadre di Serie A sembravano aver fiutato nei tempi d’oro della B giallorossa. Ciano, al netto dei soliti problemi fisici ricorrenti, può essere uno dei tanti valori aggiunti del pacchetto offensivo, in chiave di rifinitura e gol.

E poi c’è il capitolo nuovi innesti, in equilibrio tra esperienza, leadership e brio giovanile. Ferrante, Meccariello, Marotta, Ciciretti, Pinato, Bolsius, Benedetti, Simonetti, Agazzi, Talia, Terranova. La caratura tecnico-tattica dei giocatori in entrata disegna un collettivo che può rompere gli equilibri del campionato. Fra tutti, il Benevento sembra aver trovato la testa d’ariete in grado di condizionare le partite. L’ex Ternana Alexis Ferrante (tre reti nelle prime sette) è partito con il piede giusto. “Volevamo un attaccante che facesse anche un lavoro importante in fase di non possesso e Ferrante ci sembrava il giocatore più adatto” ha sottolineato Carli. I sostituti, sebbene con profili diversi come Marotta e Ciciretti, sono indubbiamente all’altezza.

“Avremo bisogno di un po' di tempo”, ha concluso Carli dopo la lunga conferenza stampa di inizio stagione, “ma credo che il tempo non ce lo darà nessuno e saremo sempre sottoposti a critiche, anche forti, ogni volta che si perderà. Nessuno ci darà tempo. Ma sono convinto che questa squadra tirerà fuori quello che abbiamo in testa”.  E a dire il vero, le premesse sembrano esserci davvero tutte.

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