Facciamo i conti in tasca alle retrocesse e all'ultima possibile retrocessa. La Lega di Serie A, alcuni anni fa, si inventò il famoso "paracadute", cioè un contributo aggiuntivo da assegnare alle squadre che retrocedono onde evitare che possano avere contraccolpi economici proprio per la retrocessione che non farebbe più introitare i corposi contributi televisivi previsti per la Serie A. Da quest'anno, non esiste più il tetto a 60 milioni ma si potrà concedere tutto il tesoretto fino a 75 milioni di euro. Benevento ed Hellas Verona sono già retrocesse, di seguito la situazione delle squadre che potrebbero occupare il terzo posto:

• BENEVENTO (fascia A, in Serie A solo quest’anno): 10 milioni di euro + 24.2 di diritti tv (dato orientativo)
• VERONA (fascia C, in A 2014/2015, 2015/2016 e quest’anno): 25 milioni + 27.6 di diritti tv (dato orientativo)
• CAGLIARI* (fascia C, in A 2014/2015, 2016/2017 e quest’anno): 25 milioni + 33.4 di diritti tv (dato orientativo)
  
• UDINESE* (fascia C, in A dalla stagione 1995/1996): 25 milioni + 34.0 di diritti tv (dato orientativo)
  
• CROTONE* (fascia B, in A 2016/2017 e quest’anno): 15 milioni di euro + 24.9 di diritti tv (dato orientativo)
  
• CHIEVO* (fascia C, in A dalla stagione 2008/2009): 25 milioni di euro + 29.1 di diritti tv (dato orientativo)
  
•  SPAL* (fascia A, in Serie A solo quest’anno): 10 milioni di euro + 25.5 di diritti tv (dato orientativo)
  

Va ricordato come il paracadute, da regolamento, va pagato alle retrocesse in tempi brevissimi: il 40% va versato il giorno successivo alla fine del campionato (quest’anno il 21 maggio) in ottica calciomercato estivo, il restante 60% entro quindici giorni dalla disputa della prima partita ufficiale (una di Coppa Italia ad agosto) della nuova stagione. Facile a questo punto fare due conti sulle squadre retrocesse o che rischiano seriamente di retrocedere in questa stagione.