Udinese, Oddo: "Domani conta soprattutto la testa"

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Alla vigilia della sfida con il Benevento, mister Massimo Oddo in conferenza stampa analizza i temi della gara. Annuncia subito che "Angella non è convocato. Non ce la fa". Poi subito la domanda sul Benevento, reduce dal pareggio con il Milan che ha galvanizzato l'intero ambiente: "Al di là del pareggio, incontriamo una squadra estremamante organizzata che gioca un ottimo calcio e ha messo in difficoltà tanti avversari. Forse è la gara più difficile fino a questo momento. Non danno punti di riferimento, giocano bene, han bisogno estremo di punti: bisognerà essere più che perfetti. Domani conterà molto di più la testa che il fisico e la tattica. Se non saremo perfetti nella testa sarà veramente difficile vincere".

A Crotone avete fatto una prestazione convincente, la squadra merita la conferma: "C'è anche l'avversario, il modulo, come ci si è allenati in settimana, come si sta. Se in settimana fosse stato tutto perfetto, ci starebbe la conferma. Non pensiamo che sia stato tutto rose e fiori. Ho visto molta esaltazione, sbagliata. Abbiamo vinto, abbiamo vinto bene e siamo usciti da un momento di difficoltà: ma bisogna sempre essere 'un pelo pessimisti', dobbiamo rimanere attenti. Dobbiamo migliorare nell'essere un po' più sciolti dall'inizio: a Crotone nella prima mezz'ora abbiamo rischiato di prendere gol, quello è un aspetto su cui riflettere".

Maxi Lopez e Lasagna: soddisfatto di loro? "Il merito è delle loro capacità individuali che si esaltano solo in un contesto di squadra che lo rende possibile. I  movimenti offensivi non riguardano solo le punte, la cosa più complessa non è il movimento delle due punte, ma quello di dare una coralità al loro movimento, che deve essere supportato da difensori, centrocampisti e esterni. La coralità del movimento di squadra è la cosa più difficile".

Fofana come volante basso: si può rifare? "Un giocatore di talento può fare quello che vuole. Non ha le caratteristiche di Balic. In questo momento credo che se vuoi sfruttare un pochino di più le caratteristiche offensive delle mezzali hai bisogno di un centrocampista con determinate caratteristiche come Fofana. In questo momento lo ritengo un giocatore più pronto di altri per questo. Questo non esclude un impiego di Balic in futuro. Sia Fofana che Barak hanno una buona fase offensiva, ma Barak può sfruttare meglio le sue caratteristiche quando è un po' più libero di buttarsi in avanti".

La formazione è pronta: "In realtà non è così definitiva. In difesa ci sarà un cambio per cui sono in corsa in tre: Bochniewicz, Nuytinck e Larsen. Nove undicesimi sono quelli, poi vediamo più avanti".

Come gioca il Benevento? "Molto meglio ed è più squadra di tante squadre che le stanno davanti nella colonna sinistra di classifica.  E' una squadra viva, quando hai questa pressione addosso tu fai di tutto per smentire la classifica. Il Benevento può darci molti ma molti più fastidi di altre squadre".

De Paul: non si adatta molto al suo pensiero di come deve essere in questo momento l'Udinese? "Ha fatto tre partite. Sono stracontento di come ha reagito per l'esclusione: ha reagito alla grande. La sua rabbia l'ha trasformata in positività. Io ne posso schierare 11, non sta fuori solo lui. E' giusto che chi sta fuori sia arrabbiato, ma è altrettanto giusto che la squadra sia anche questo. Bisogna farsi trovare pronti, allenarsi bene e rispondere così all'esclusione. Ci sono passato anche io da calciatore, mi arrabbiavo: l'unica arma per chi va in panchina è riversare la rabbia in allenamento, mettendoci tutto l'impegno. C'è bisogno di tutti".

Hai trasformato l'Udinese: "Nel far capire che tutti devono partecipare alla fase difensiva, con spirito di gruppo e di sacrificio. Se io faccio una corsa per un compagno, poi il compagno la fa per me. Ma l'aspetto mentale è quello sul quale si è lavorato di più, far capire che le individualità che ci sono emergono con l'aiuto della squadra. Qui ci sono potenziali bravissimi giocatori che potranno uscire fuori solo con il supporto dei compagni. Poi ho dato più coraggio nel giocare da dietro, non lanciare la palla lunga alla prima difficoltà. La capacità di leggere i momenti della partita. Domani per loro è un appello fondamentale: domani devono dimostrare che scenderanno in campo con la stessa grinta, concentrazione e convinzione di tutte le altre partite".

L'entusiasmo l'hai notato nella squadra o tra i tifosi? "Tra i tifosi. La squadra ci penso io a tenerla con i piedi per terra. I ragazzi leggono i giornali, bisogna mostrare maturità in campo".

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