Agostinelli: "Dopo oggi intravedo uno spiraglio"

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Andrea Agostinelli ha commentato la sua prima sulla panchina del Benevento:
"Ho chiesto invano all'arbitro di andare a rivedere il fallo di mano di Pierozzi. Il braccio era largo, il rigore c'era. Incamerando i tre punti, sarebbe stata più concreta la speranza di agguantare almeno i play out. Mi è piaciuto lo spirito: questo ci dà la voglia di dire che ce la possiamo ancora giocare. Quando sono arrivato si faceva fatica a sorridere, oggi ho visto qualche calciatore sorridere dopo il triplice fischio. Ho puntato sulla vecchia guardia cercando di pungolarla. Sono soddisfatto, non dico di tutti, sono stati loro che mi hanno chiesto di fare un doppio allenamento. Significa che una scintilla è scoccata, non vuol dire salvezza ma vuol dire lottare fino alla fine. Da parte della squadra ho visto la totale disponibilità nel seguirmi. Il primo tempo non mi era dispiaciuto, ma nella ripresa ho dovuto cambiare perché non posso aspettare più nessuno, non stiamo a Natale, due di loro stavano giocando male. Non possiamo fare calcoli, dobbiamo giocare sempre per vincere. Non penso al Perugia, la mia testa è al Palermo. Bisogna continuare a sorridere un po' di più. Ho detto ai ragazzi che l'ultimo posto è un qualcosa di grave. Ringrazio il presidente Vigorito, mi ha dato una possibilità insperata. Mi ha chiamato subito dopo la partita contro la Spal, ero a casa a Roma, come facevo a rifiutare? Mi ha chiesto di venire e basta, di dare una mano. Oggi esco con la convinzione di aver ritrovato i miei calciatori. Il Benevento ha una rosa che, in un’annata negativa, lo puoi trovare al massimo a metà classifica. Oggi ho una speranza in più, dopo la Spal c’era una desolazione pazzesca. L’agonia si allunga ma oggi si è visto uno spiraglio."

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