Roberto De Zerbi, l'unico tesserato del Benevento a presentarsi in sala stampa, visibilmente rammaricato al termine dell'ennesima gara persa in questo campionato:

"Non abbiamo perso la dignità perdendo questa partita, la dignità si perde vendendosi le partite. I ragazzi li ho visti distrutti nello spogliatoio, non ho detto nulla stasera a loro personalmente, tanto domani c'è già la ripresa in vista della gara di Genova. Non penso assolutamente alle dimissioni perchè questa avventura potrebbe compromettere la mia carriera di allenatore, quando ho accettato di venire la squadra era già ultima in classifica. Piuttosto, questa posizione, ci renderà il mercato ancora più difficile. Difficile trovare atleti che vogliano mettersi in gioco analizzando la situazione, anche se la Società, sappiamo che non ha problemi nel fare investimenti. Sappiamo quello che ci manca e dove dovremmo intervenire, bisognerà vedere se riusciremo a farlo. Guilherme è già qui e domani parlerà con la società, gli altri della rosa attuale non hanno mai chiesto di andare via, se lo facessero, avrebbero sicuramente mercato. Guardando la gara di oggi, salta subito in evidenza che non sappiamo gestire i momenti sia positivi che negativi. Non sappiamo ragionare da squadra ma ci affidimo alle iniziative dei singoli che possono commettere sbagli. E gli sbagli li paghiamo puntualmente. Dopo il vantaggio, avevo avuto la tentazione di mettere un difensore in più, ma ci saremmo abbassati troppo e l'avremmo pagata lo stesso. La stessa cosa che è successa in tutte le gare sin qui disputate, tranne in quella contro la Lazio, gli episodi ci puniscono sempre, prendiamo gol che ci facciamo da soli e non riusciamo a capitalizzare le tante occasioni che abbiamo. Speriamo di poter riaggregare un calciatore come Lucioni: ha doti di personalità intrinseche che stasera ci avrebbero fatto comodo".