Piccola bufera sulla società Benevento Calcio

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«Il Benevento calcio ha chiesto soldi al Giornale di Brescia per intervistare tre giocatori: è un fatto inaccettabile e di una gravità assoluta».

Dopo il caso Buffon, terminato con la decisione della Juventus di vietare l’accredito allo stadio a due cronisti della Gazzetta, un altro episodio dai contorni necessariamente da chiarire fa infuriare l’Unione stampa sportiva

italiana. L’Ussi, il gruppo lombardo giornalisti sportivi e il Gruppo campano giornalisti sportivi «Felice Scandone» definiscono «inaccettabile l’atteggiamento del Benevento Calcio che «attraverso la società che ne cura il marketing, ha chiesto un corrispettivo in denaro per consentire a suoi giocatori di concedere un’intervista al quotidiano Il Giornale di Brescia in vista dell’incontro di serie B Benevento-Brescia di sabato». Per la cronaca, l’incontro è stato vinto 4-0 dai campani.

«Un giocatore 150 euro, tre giocatori 350 euro»

Secondo la ricostruzione di Ussi, il 15 novembre il Giornale bresciano, tramite un suo collaboratore, ha chiesto all’ufficio stampa del Benevento di intervistare tre calciatori ex Brescia. L’ufficio stampa risulta aver passato la richiesta alla società di marketing che ha risposto al giornalista bresciano, facendo presente che detiene anche i diritti di immagine dei tesserati del Benevento, «allegando il preventivo per l’intervista richiesta». L’offerta per «intervista telefonica calciatore del Benevento da pubblicare sul quotidiano Giornale di Brescia» prevedeva un costo di 150 euro (+Iva) per una intervista e di 350 euro (+Iva) per tre interviste, con pagamento a emissione fattura”. «A fronte dell’intervento degli organi regionali lombardo e campano dell’USSI, che hanno interessato anche l’Ufficio stampa della Lega Serie B, il Benevento Calcio non ha inteso recedere da una posizione che si commenta da sola - si legge nella nota dell’Ussi -. La richiesta di denaro per una intervista legata - seppur in sede di presentazione - ad un fatto di cronaca, quale è un incontro di calcio, contrasta con ogni logica. Una intervista può essere rifiutata e in tal caso si può parlare di atteggiamento di cattivo gusto ma una intervista non può diventare oggetto di mercificazione ed essere venduta come ai grandi magazzini (una 150 euro, tre 350 euro con un evidente sconto-quantità!). L’Ussi e le componenti ad essa collegate, nello stigmatizzare il comportamento del Benevento Calcio, segnalano l’accaduto alla Figc per le opportune valutazioni, attraverso i suoi organi competenti, e per fare in modo che episodi del genere non abbiano più a ripetersi».

brescia.corriere.it

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