“Siamo i peggiori del campionato, ma sapevamo di dover lottare per restare in Serie A. Il clima è di sfiducia, anche perché ci gira tutto storto: contro il Torino e contro l’Inter meritavamo di più e pure a Verona siamo stati sfortunati per l’espulsione di Antei”.
A indispettire di più il primo cittadino, però, non è la classifica, bensì le prese in giro di tifosi di altre squadre e pure di qualche addetto ai lavori: “I giocatori sono sfottuti dagli amici, da qualche collega, dai tifosi delle altre squadre. Questa è una cosa che mi ferisce molto, così come le parole di quel cretino di Stramaccioni, che dopo una sconfitta dello Sparta Praga che allena ha detto ‘Non siamo mica il Benevento’. Noi gli rispondiamo ‘Mica siamo Stramaccioni’. Ha fatto una comparazione cretina, una cosa inaccettabile. Spero che il collegio dei probiviri degli allenatori intervenga e che ci chieda scusa”.
La prossima sfida è contro la Fiorentina, quasi un derby per Mastella che, storicamente vicino alla famiglia Della Valle, la prende sul ridere: “Vorrei tanto utilizzare le streghe, ho detto a tutti di chiamarle a raccolta, una specie di adunata. Vediamo se in settimana capita, magari si muovono per fare fuori la squadra del mio amico Della Valle…”.
Dopo le parole forti del sindaco di Benevento Mastella che ha attaccato il tecnico dello Sparta Praga Andrea Stramaccioni, la risposta e le scuse dell’ex allenatore dell’Inter: “Ho nominato il Benevento solo in relazione al fatto che non avesse mai fatto la Serie A. Mi scuso verso chi si è sentito offeso, ma non era mia intenzione farlo”. Poi, anche un riferimento familiare. “Mia nonna è nata a Cusano Mutri, in provincia di Benevento. Ho tanti parenti lì ed è lungi da me accusare questa città. Era solo in riferimento al fatto che fosse un club al primo anno di Serie A”