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Vigorito ha già tenuto a rapporto staff e squadra

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La "fatal Verona" potrebbe costare cara a Cristian Bucchi, al suo staff, al ds e ad alcuni giallorossi attualmente in rosa. In sala stampa, dopo la bruciante sconfitta contro l'Hellas Verona (la terza casalinga della staione) Cristian Bucchi non ha parlato (al suo posto Montipò come annunciato dal ds Foggia) perchè già impegnato con Oreste Vigorito che a botta calda voleva spiegazioni. Spiegazioni richieste non solo a lui ma anche allo staff medico e al responsabile del mercato di questa stagione. I nodi sul tavolo erano molti a cominciare da un'identità di squadra non ancora creata, dai continui cambi di uomini e di modulo partita dopo partita che secondo il Presidente (come per la maggior parte dei tifosi) dimostrano che ancora una squadra vera non c'è. Bucchi poi, nella trasmissione curata da ottopagine, si è giustificato per gli innumerevoli infortuni che la sua squadra ha patito, ponendo l'accento che secondo lui solo 2 erano da attribuirsi a guai muscolari, gli altri dovuti a traumi di gioco. Spiegazone accettabile se solo ci fosse reale chiarezza nella comunicazione da parte dei responsabili sanitari che mai hanno comunicato la reale entità degli infortuni e, soprattutto, i tempi stimati per il recupero come accade nella stragante maggioranza delle società sportive. Questo lascia dubbi e suscita illazioni di ogni genere, spingendo chi segue il calcio a 360°, addirittura a consultare le quotazioni e il numeo delle puntate sulle sconfitte del Benevento. Lungi da noi perorare questa ipotesi anzi ci sembrerebbe incredibile che lo facessero atleti chiamati nel Sannio per vincere ed onorare questi colori. Ma questo è il calcio moderno, si è tutti nell'occhio del ciclone. Ci piace soffermarci piuttosto sulla costruzione della squadra con doppioni in ogni ruolo di un certo valore sì ma che vengono impiegati snaturando le loro caratteristiche ed adattati a ruoli diversi. Ancora, la carenza di rincalzi nei posti-chiave dello scacchiere quando molti degli "invincibili" sarebbero restati vita natural durante presso questa città. Si è voluto tagliare i ponti con il passato, potrebbero obiettarci, ma almeno avrebbero potuto prendere atleti che potessero degnamente sostituirli. Dei lunghi infortuni in rosa si sapeva già dal Ritiro e allora chi ha sbagliato? Una risposta se l'attende il Presidente e se l'attende il tifoso che si è abbonato a scatola chiusa confidando nel buon operato della Società e degli uomini di cui si è circondata. A noi sembra che si siano "troppi caporali" e "pochi uomini", quelli veri!

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