Un Roberto De Zerbi a tutto campo dopo l'impresa compiuta dalla sua squadra alla Scala del Calcio:

"L'abbraccio con Vigorito è stato per una persona che difficilmente incontrerò più nel calcio. Ho un rapporto bellissimo col presidente, del futuro, non abbiamo ancora parlato di nulla lo faremo con la schiettezza che ci contraddistingue. Questa vittoria lui la meritava, è un generoso.
Vincere a San Siro, anche se non basterà per la salvezza, resterà nella storia mia e del Benevento. Dopo una stagione del genere ci teniamo stretto questo risultato. Il calcio rimane dei calciatori, sono loro i protagonisti. A gennaio sono arrivati calciatori di qualità e di livello superiore per una squadra che lotta per la salvezza. A volte abbiamo sbagliato qualcosa, ma quando sei ultimo la concentrazione cala inevitabilmente. A Gattuso ho fatto i complimenti, ha fatto un lavoro eccezionale e ha una squadra che gioca a calcio. De Zerbi e Iemmello richiamano a quel Pisa-Foggia ma non centra nulla. Certo fa male ricordarlo, per Rino probabilmente meno. Eravamo la barzelletta d’Italia ed eravamo molto toccati da questa cosa.
Penso di essere attento sia alla fase difensiva che a quella offensiva. Sarebbe da stupidi se non pensassi alla fase di non possesso, cerchiamo solo di difenderci con altri modi. Nel complesso, comunque, cerchiamo di averla maggiormente noi la palla. Quando sono arrivato, questa squadra aveva subito 28 gol e segnati solo 2. Il calcio si può vivere o facendo yoga o vivendolo al 100%. Io appartengo alla seconda categoria ma questa sofferenza alla fine ti tocca e diventa tutto pesante. Oggi non mi vedo con questa forza e già pronto a ripartire per una nuova stagione. Mi sento responsabile anche se in parte di questa retrocessione ed ora devo smaltire le scorie di questa stagione pesante. Stasera sono andato pure io sotto la Curva ad applaudire i tifosi non solo per stasera ma anche per gli applausi che ci hanno riservato mercoledì sera dopo la sconfitta con l'Atalanta".